Il Comitato medesimo - nominato con decreto del Ministero per i Beni e le Attività culturali - è stato insignito dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica per l’attività scientifica e culturale svolta. Tutta la documentazione riguardante la prestigiosa iniziativa, compresi gli atti relativi al secondo convegno organizzato nel 2009 ed i materiali relativi alle quattro mostre allestite, si trova raccolta ed è consultabile, oltre che sul presente portale, nel sito www.vespasianoelascuola.com .
Le aree di intervento in cui il progetto “Vespasiano e la Scuola” si colloca attengono al potenziamento delle conoscenze disciplinari di base storiche e artistiche e all’approfondimento di alcune particolari tematiche storico-giuridiche, utili alla formazione dell’uomo e del cittadino attraverso la predisposizione di specifici percorsi storici e archeologici guidati, secondo la metodologia della ricerca -azione.
L’ obiettivo è quello di far esercitare gli studenti sulle abilità più specificamente storiografiche quali l’analisi delle fonti, la ricerca e la problematizzazione dei risultati acquisiti, per ricostruire la complessità dei fatti storici.
In particolare, lo studio e la ricognizione di particolari aree archeologiche e spazi urbani del Lazio e dell’Umbria ( riconducibili alla dinastia dei Flavi) , hanno consentito ai docenti aderenti al progetto di realizzare i percorsi didattici basati su una dimensione comunicativa originale e diretta.
La collaborazione tra la Direzione Generale per il Personale Scolastico e Comitato nazionale per le celebrazioni del bimillenario della nascita di Vespasiano si è articolata in due fasi .
Con la summer school “La nuova Roma dei Flavi” - promossa a Rieti, nell’a. s. 2010/11, dal Comitato Nazionale d’intesa con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Comune di Rieti e numerosi ed importanti enti ed istituzioni pubbliche - si è voluto offrire non solo un’ attività seminariale, con analisi della principale documentazione antica utile alla didattica, ma anche un contesto laboratoriale di progettazione attraverso percorsi storici, archeologici e architettonici guidati in contesti museali e di scavo.
La finalità dell’iter formativo è stata quella di agevolare la scelta e l’organizzazione didattica dei contenuti delle discipline coinvolte consentendo, attraverso l’arricchimento delle esperienze personali e l’acquisizione di specifiche competenze, di eliminare il naturale gap esistente tra storia “esperta” e storia “insegnata”.
A partire dal settembre 2011, ha preso avvio la fase di sperimentazione del progetto didattico vero e proprio, avvenuta in dieci scuole , rappresentative di ogni ordine e grado d’istruzione, allocate nelle regioni del Lazio e dell’ Umbria.
Nel corso dell’a. s. 2011/12, la progettazione originale dei docenti aderenti all’iniziativa ha potuto avvalersi dell’apporto di tutor – scelti tra i docenti della summer school ed altri esperti individuati dal Comitato e dal MIUR – che, di concerto con l’insegnante di classe, hanno monitorato la realizzazione delle attività e dei materiali didattici prodotti.
L’interrelazione tra le conoscenze apprese riguardanti la storia generale dell’impero e le conoscenze derivanti da storie settoriali e locali, nonché dalle scienze correlate come l’archeologia, ha efficacemente contribuito a migliorare, nell’ambito di una programmazione interdisciplinare, i processi di apprendimento dei singoli allievi e dei gruppi-classe coinvolti nell’esperienza formativa.
Come ricordato da I. Mattozzi et alii (2000) i laboratori di didattica della storia «non servono solamente a mettere a disposizione dei docenti gli strumenti e le possibilità di costruire la propria cultura didattica e i materiali (…) ma servono anche e soprattutto a creare le condizioni perché siano gli stessi studenti a praticare, sia pure in condizioni “protette”, le operazioni storiografiche».