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Qual è il tema della consultazione?


Il valore legale del titolo di studio è stato oggetto, nel corso degli ultimi anni, di un dibattito che ha coinvolto istituzioni, forze politiche e larghi strati dell’opinione pubblica, a livello nazionale e, prima ancora, europeo.
Il Servizio studi del Senato della Repubblica nel 2011 lo ha definito così: un istituto giuridico che va “desunto dal complesso di disposizioni che ricollegano un qualche effetto al conseguimento di un certo titolo scolastico o accademico” (Cfr. "Il valore legale del titolo di studio - Contesto europeo ed elementi di legislazione comparata", Dossier n. 280/2011).
Le ragioni che contribuiscono a rendere il tema complesso sono tante. La più importante è l’assenza di una disciplina normativa organica dell’istituto, con due conseguenze. La prima, più generale, è che c’è una pluralità di norme e strumenti normativi che disciplinano i titoli di studio rilasciati da istituti autorizzati. La seconda conseguenza è che ci sono almeno tre ambiti interessati dalle problematiche connesse al “valore legale del titolo di studio”:

  • l’accesso alle professioni;
  • il pubblico impiego;
  • gli ordinamenti scolastici e universitari.

La consultazione del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca (MIUR) si concentra sui primi due aspetti (ai quali corrispondono le Tematiche I e II del Questionario). Non riguarda, invece, due categorie:

  1. Il tema del valore legale del titolo di studio ai fini della progressione all’interno dei diversi cicli del sistema scolastico o universitario (il cd. “valore accademico”). La ragione dell’esclusione va ricercata nella scelta di circoscrivere l’oggetto della consultazione alle sole Tematiche strettamente connesse al mondo del lavoro.
  2. Il tema della rilevanza del titolo di studio per l’accesso all’impiego privato. In questo caso, infatti, il titolo di studio posseduto non assume una specifica rilevanza giuridica.

Un’apposita Sezione (Tematica III del Questionario) è dedicata al tema della valutazione dei titoli di studio, sia con riferimento all’accesso alle professioni regolamentate che con riferimento all’accesso e alla progressione in carriera nel pubblico impiego.
L’ultima Sezione (Tematica IV del Questionario) è volta a favorire il più possibile il dialogo aperto sulle Tematiche oggetto di discussione, in linea con l’intento partecipativo a cui si ispira la procedura.
Si segnala che la consultazione non affronta le questioni, anche complesse, di diritto nazionale e sovranazionale che verrebbero in rilievo in caso di riforme dell’attuale disciplina del “valore legale del titolo di studio”. Si tratta, infatti, di profili che è opportuno affrontare in un momento successivo agli esiti della presente consultazione, il cui scopo principale è quello di consentire all’opinione pubblica di esprimere il proprio orientamento sull’argomento, dal punto di vista dei riflessi sulla società e su parte del mondo del lavoro.
Al fine di migliorare la qualità della consultazione, anche in funzione di un suo utilizzo futuro in relazione a nuovi temi, il MIUR ha pensato di introdurre alcuni strumenti:

  • per fare in modo che le riflessioni degli interessati siano il più possibile attinenti all’ambito di discussione, ogni Tematica è correlata a una breve illustrazione delle principali questioni ad essa afferenti;
  • per agevolare la comprensione dei termini tecnico-giuridici utilizzati nel Questionario, e per fornire chiarimenti sulle espressioni utilizzate, viene messo a disposizione dei partecipanti un Glossario, contenente spiegazioni e annotazioni;
  • per consentire approfondimenti sui temi trattati con particolare riferimento al contesto europeo e al panorma internazionale, è consultabile il Dossier n. 280/2011 del Senato della Repubblica "Il valore legale del titolo di studio - Contesto europeo ed elementi di legislazione comparata" (in particolare, il par. 4 "Il contesto europeo: la normativa europea sul riconoscimento delle qualifiche professionali" e il par. 5 "Qualità dell'istruzione universitaria e accesso alle professioni in Inghilterra e negli Stati Uniti d'America").

A conclusione del Questionario, il MIUR intende “sondare” il livello di apprezzamento degli utenti, al fine di orientare la programmazione di consultazioni future sulle effettive esigenze, aspettative e richieste dei cittadini (Appendice Aiutateci a migliorare).