Normativa

Le responsabilità del Responsabile per la Transizione Digitale sono stabilite dal Codice di Amministrazione Digitale, ma esistono altre fonti normative che disciplinano il suo ruolo. Di seguito, i riferimenti normativi più rilevanti per il RTD e per la transizione digitale in Italia e nel settore Istruzione.

Il D.M. n. 42 del 22 febbraio 2022 individua la figura del Responsabile per la Transizione Digitale nell’Ing. Davide D’Amico, dirigente di seconda fascia di ruolo del Ministero dell’istruzione, con incarico di prima fascia presso la Direzione generale per i sistemi informativi e la statistica, ai sensi dell’articolo 17, commi 1 e 1-ter del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82.

Il Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 (o Codice dell'Amministrazione Digitale – CAD) è un testo unico che riunisce e organizza le norme riguardanti l'informatizzazione della Pubblica Amministrazione nei rapporti con i cittadini e le imprese. All’art. 17 definisce le funzioni dell’ufficio per la transizione digitale, di cui il Responsabile per la Transizione Digitale è responsabile. DL 7 marzo 2015, n. 82 (CAD)

I Decreti-legge n. 179/2016 e n. 217/2017 introducono ufficialmente la figura del Responsabile per la Transizione Digitale nelle pubbliche amministrazioni locali. In particolare:

  • DL 26 agosto 2016, n. 179: tutte le amministrazioni, e non solo quelle centrali, devono individuare un ufficio a cui affidare la transizione alla modalità digitale. DL 26 agosto 2016, n. 179
  • DL 13 dicembre 2017, n. 217: nasce effettivamente il concetto di Responsabile per la Transizione Digitale, integrando i suoi compiti con il coordinamento e la diffusione dei sistemi di identità e domicilio digitale, integrazione e interoperabilità tra i sistemi della PA e acquisti di soluzioni e sistemi informatici. DL 13 dicembre 2017, n. 217
La Circolare n.3 del 2018 è volta a sollecitare le Pubbliche Amministrazioni ad individuare al loro interno un ufficio al quale affidare la “transizione alla modalità operativa digitale e i conseguenti processi di riorganizzazione” e, contestualmente, il Responsabile per la Transizione Digitale, come da art. 17 del CAD. La Circolare chiarisce alcune modalità di individuazione degli stessi e richiama le funzioni di tale ufficio, stabilite dall’art.17 stesso. Inoltre, raccomanda di prevedere, nell’atto di conferimento o di nomina, anche una serie di compiti aggiuntivi del RTD, al fine di garantire piena operatività all’ufficio (es. proporre l’adozione di circolari, predisporre il Piano Triennale per l’informatica nelle singole amministrazioni, ecc.) Circolare del 1 ottobre 2018, n. 3
L’art. 17 del CAD, al comma 1-ter, stabilisce che il Responsabile per la Transizione Digitale “è dotato di adeguate competenze tecnologiche, di informatica giuridica e manageriali”. La “Commissione parlamentare di inchiesta sul livello di digitalizzazione e innovazione delle Pubbliche Amministrazioni e sugli investimenti complessivi riguardanti il settore delle tecnologie e della comunicazione”, al fine di verificare lo stato di attuazione del CAD, dedica la sezione 4.1 della relativa relazione al Responsabile per la Transizione Digitale. In particolare, per effettuare una prima valutazione dell’adempimento del comma 1-ter di cui sopra, stabilisce i criteri da rispettare e riporta i risultati dell’inchiesta in tal proposito. Doc. XXII-bis, N. 14 – Camera dei deputati
Il DPCM disciplina “l'organizzazione del Ministero dell'istruzione” e all’art. 6, comma 5, lettera t), stabilisce che alla Direzione generale per i sistemi informativi e la statistica (DGSIS) spettano i compiti stabiliti dall’art. 17 del CAD, individuando così l’ufficio preposto alla transizione digitale nella stessa. Di conseguenza, il Responsabile per la Transizione Digitale coincide con il suo Direttore. DPCM 30 settembre 2020, n.166

I Piani Triennali per l’informatica dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) indicano le linee di azione per promuovere la trasformazione digitale del settore pubblico e del Paese. Nell’ambito del Responsabile per la Transizione Digitale, sono riportarti i Piani che vi fanno riferimento e che ne chiariscono alcuni aspetti rilevanti:

  • Piano 2017-2019: riporta, tra gli obiettivi strategici, la promozione dell’adempimento da parte delle amministrazioni dell’obbligo di identificazione dell’ufficio responsabile della transizione al digitale (come da art. 17 del CAD); Piano triennale 2017 - 2019
  • Piano 2019-2021: evidenzia la necessità di consentire ai Responsabili per la Transizione Digitale di agevolare e gestire la riorganizzazione e ristrutturazione dei processi organizzativi all’interno della Pubblica Amministrazione; Piano triennale 2019 - 2021
  • Piano 2020-2022: consolida il ruolo del Responsabile per la Transizione Digitale e sottolinea la necessità di rafforzarlo. Piano triennale 2020 - 2022
Tra le altre cose, il Responsabile per la Transizione Digitale è coinvolto in prima persona nella gestione documentale dell’amministrazione di riferimento. Le “Linee Guida sulla formazione, gestione e conservazione dei documenti informatici” di AgID hanno lo scopo di aggiornare le regole precedentemente stabilite dal CAD e incorporare in un unico documento la disciplina in materia. Linee guida sul documento informatico - maggio 2021
Il Piano d’azione per l’istruzione digitale 2021-2027 è una comunicazione della Commissione Europea che offre una visione di lungo termine per un’istruzione digitale di qualità, inclusiva e accessibile in Europa, trattando delle sfide e opportunità del COVID-19 e cercando la cooperazione a livello di Unione Europea nell’istruzione digitale. Piano d'azione per l'istruzione digitale 2021-2027
Il PNSD è un documento di indirizzo per il lancio di una strategia complessiva di innovazione della scuola italiana e per un nuovo posizionamento del suo sistema educativo nell’era digitale. È un pilastro fondamentale de La Buona Scuola (L.107/2015) e, per quanto non richiami direttamente il Responsabile per la Transizione Digitale, tocca dei temi strettamente correlati allo stesso. Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD)
Il PNRR, approvato nel contesto della pandemia da Covid-19 e finanziato dai fondi europei di Next Generation EU, ha lo scopo di rilanciare il Paese a seguito di questo periodo di crisi. Il PNRR è suddiviso in Missioni tematiche e, in particolare, la Missione 4 (“Istruzione e Ricerca”) presenta una serie di iniziative volte alla digitalizzazione dell’istruzione. Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)