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Ricerca e Innovazione, missione italiana in Cina guidata dal Ministro Giannini

Roma, 12 novembre 2015

Oltre 160 realtà italiane della ricerca e dell’innovazione coinvolte, un programma itinerante che toccherà cinque città, 25 sessioni di lavoro, 15 accordi da firmare. Sono alcuni dei numeri della missione italiana in Cina che sarà guidata dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini. La delegazione partirà in occasione della China Italy Science Technology & Innovation Week 2015 e del sesto Forum Italia-Cina sull’Innovazione.

La rappresentanza si muoverà tra Pechino, Shangai, Henan, Chongqing e Tianjin per seguire workshop, tavole rotonde, incontri con esponenti del governo e del mondo della ricerca della Repubblica Popolare Cinese, con l’obiettivo di rinnovare, estendere e aggiornare i rapporti tra Italia e Cina nel campo della ricerca e dell’innovazione tecnologica.

Insieme al ministro Giannini faranno parte della delegazione esponenti del mondo universitario e della ricerca italiana, tra cui il Premio Nobel Carlo Rubbia e il Presidente dell’Asi, l’Agenzia spaziale italiana, Roberto Battiston.

“La missione è una concreta manifestazione di come il mondo della ricerca sia già integrato con il mondo produttivo” e la rappresentanza “è frutto di una visione di sistema Paese” ha dichiarato il ministro Giannini presentando il Programma di viaggio al Ministero. Saranno “rinegoziati anche tanti accordi presi in epoche in cui la Cina non era ancora esplosa sullo scenario economico mondiale”. Il Ministro ha poi spiegato che la missione di quest’anno è più allargata rispetto a quelle passate. “La visita prevede anche incontri istituzionali - ha concluso il Ministro - e avrò la bella opportunità di confrontarmi con studenti universitari. Ribadiremo inoltre l'importanza della nostra identità linguistica, dal momento che in Cina c'è un'attenzione crescente per l'aspetto culturale, artistico e musicale dell'Italia”.