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Ufficio Stampa

Roma, 25 giugno 2009

Miur, accordo con le Regioni della Convergenza Gelmini: “avviato il più grande investimento per la ricerca al Sud”

“La firma del Protocollo avvia il più grande investimento a sostegno della ricerca che sia stato attuato per il sud – ha dichiarato il ministro Gelmini - in particolare nelle 4 regioni della convergenza. Finalmente esiste un coordinamento per le attività di ricerca tra le regioni del Mezzogiorno. Da oggi, grazie ad un clima di piena partecipazione e condivisione con i presidenti delle Regioni interessate, disponiamo di un efficace strumento di governance multilivello che consentirà di superare la frammentazione e la dispersione delle azioni. Lo stanziamento dei primi 1.600 milioni di euro è una nuova, importante prova dell’attenzione del Governo per la crescita e lo sviluppo del Mezzogiorno.”

Oggi presso la sede del Miur di Viale Trastevere, il ministro Mariastella Gelmini e i Presidenti delle Regioni Calabria (On. Agazio Loiero), Campania (On. Antonio Bassolino), Sicilia (On. Raffaele Lombardo) e il delegato del Presidente della Regione Puglia (Assessore Onofrio Introna) hanno firmato un Protocollo di Intesa, promosso dallo stesso Ministro, per l’attuazione del Programma Operativo Nazionale Ricerca e Competitività che prevede un piano di interventi in materia di ricerca e sviluppo da realizzare nel prossimo triennio in Campania, Calabria, Puglia e Sicilia.

Per il primo triennio sono state stanziate risorse comunitarie (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) e nazionali (Fondo di Rotazione) per 1.600 Milioni di Euro, a fronte di una disponibilità complessiva di 3.232 milioni di Euro, per il sostegno alla ricerca industriale, la promozione di reti pubblico-private di eccellenza (laboratori, distretti di alta tecnologia), il potenziamento dei centri di ricerca ed altri interventi a sostegno dello scambio di conoscenze scientifiche e tecnologiche tra il Sud e il Centro-Nord del paese, rispondenti agli obiettivi operativi del PON R&C, secondo quanto riportato in tabella.

Per assicurare il coordinamento degli interventi, valorizzando anche la dimensione sovraregionale degli stessi, l’Intesa prevede la costituzione di un Tavolo Tecnico per l’Attuazione del Protocollo che vede la presenza del MIUR e del Ministero dello Sviluppo Economico (rispettivamente Autorità di Gestione e Organismo Intermedio del PON R&C) e dei rappresentanti delle Amministrazioni regionali e centrali direttamente interessate, al quale sarà affidata la verifica della sostenibilità degli interventi da realizzare e i risultati conseguiti.

L’attuazione del Protocollo è demandata alla sottoscrizione di specifici Accordi di Programma Quadro, in cui sono definiti per ciascuna Regione le linee e gli ambiti prioritari di intervento, nonché i relativi strumenti di attuazione. A seconda delle specificità territoriali, i singoli Accordi di Programma Quadro riguarderanno l’ICT in applicazioni dedicate, i Materiali avanzati, le Nanotecnologie, il Risparmio energetico, la Salute dell’uomo e biotecnologie, il Sistema agro-alimentare, l’Aerospazio/aeronautica, i Trasporti e la logistica avanzata, i Sistemi avanzati di manifattura, l’Ambiente, solo per citare alcuni settori strategici.

Con l’attuazione del protocollo il MIUR e le Amministrazioni regionali intendono:

- integrare tra programmazione strategica nazionale della ricerca e dell’innovazione con quella regionale, per prevenire ogni eventuale rischio di sovrapposizione e frammentazione delle azioni, nonché di dispersione delle risorse;

- rafforzare la collaborazione tra settore pubblico e settore privato, valorizzando le eccellenze presenti sul territorio, capaci di confrontarsi a livello internazionale e di attrarre investimenti e competenze esterne di elevato profilo scientifico;

- garantire la valorizzazione ed occupazione del personale di eccellenza, promuovendo continui raccordi tra attività di ricerca e formazione, anche al fine di concorrere a ridurre l’incidenza del cosiddetto fenomeno della fuga dei cervelli;

- puntare sul potenziale tecnologico delle iniziative, di creazione e sfruttamento di brevetti e di acquisizione e sviluppo di nuove conoscenze tecnico-scientifiche, favorendo la protezione dei relativi diritti di privativa intellettuale o industriale;

- far emergere e valorizzare l’eccellenza scientifica.

Ripartizione delle risorse finanziarie, relative al primo triennio, per obiettivo operativo e azione del PON Ricerca e Competitività e relativa suddivisione per Regione.