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Ufficio Stampa

Roma, 24 marzo 2009

Università: seminario su governance, valutazione e reclutamento

Prove di intesa bipartisan su riforma università

Questa mattina il ministro Mariastella Gelmini ha incontrato al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca i rappresentanti del mondo universitario per discutere insieme di “autonomia e responsabilità degli atenei: governance, valutazione, reclutamento”. E’ la prima volta che viene organizzato un dibattito in cui sono coinvolti tutti i rappresentanti del mondo accademico con l’obiettivo principale di condividere e pianificare una riforma strutturale del sistema universitario.

Nel corso del seminario, al quale hanno partecipato più di 70 rettori, sono intervenuti Giuseppe Fioroni responsabile Pd del Dipartimento Educazione, il presidente della Commissione Istruzione e Cultura del Senato sen. Guido Possa, il sen. Giuseppe Valditara, il presidente della CRUI Enrico Decleva, il presidente del CUN Andrea Lenzi, il vicecapogruppo del Pdl al Senato Gaetano Quagliariello, il Presidente della Commissione Cultura della Camera Valentina Aprea, Michele Vietti vicecapogruppo dell’Udc alla Camera, Anita Di Giuseppe dell’Idv.

Durante il dibattito è emersa la necessità di riformare l’università in modo strutturale, elaborando un nuovo sistema di valutazione e nuove forme di reclutamento di docenti e ricercatori.

In particolare è stato ribadito l’impegno comune a rivedere le forme di governo degli atenei, riconsiderando le funzioni decisionali, la composizione dei vari organi, il loro ruolo e le loro responsabilità nella programmazione e nella allocazione delle risorse.

Altra urgenza rilevata nel corso del seminario è riformare i meccanismi di reclutamento e promozione dei docenti, che oggi sono bloccati e che vanno allineati alle migliori prassi internazionali.

L’iniziativa è stata valutata positivamente dai partecipanti. L’apertura al confronto con tutti i rappresentanti dell’università è stata infatti giudicata essenziale per portare avanti una riforma efficace, ormai necessaria e il più possibile condivisa.

“L’incontro di oggi – ha sottolineato il ministro Mariastella Gelmini - vuole rappresentare non solo uno scambio di opinioni ma la prima verifica di un metodo di lavoro e di condivisione progressiva delle scelte che intendo compiere insieme a voi.
Quello che più mi preme – ha aggiunto il ministro - è mettere in campo in tempi ragionevolmente rapidi riforme incisive e non di facciata. Nel mezzo di una recessione tanto grave quanto imprevista le buone parole e i buoni propositi servono a poco.
Non siamo insensibili alle richieste del mondo accademico sulle risorse economiche, ma siamo anche consapevoli che per rilanciare il sistema universitario alle risorse vanno affiancate le riforme. In pratica risorse in cambio di riforme. Serve un nuovo patto tra le università, la politica e il Paese che ci faccia guadagnare in credibilità ed efficienza e ci legittimi a chiedere risorse e investimenti. Non ci sono scorciatoie: dobbiamo lavorare con concretezza e senso di responsabilità.
Da parte mia c’è la volontà di collaborare e di coinvolgere le forze parlamentari. Abbiamo già raggiunto risultati significativi. Il disegno di legge per la riforma sull’Università che stiamo preparando dovrà riassumere il più possibile le proposte del mondo accademico”.

Sono intervenuti, tra gli altri, anche esponenti del mondo politico, della maggioranza e dell’opposizione.

Per Giuseppe Fioroni riforme e risorse possono marciare di pari passo. “Noi siamo interessati a questo percorso e a verificare giorno dopo giorno quali siano le risorse e quali le riforme ma ci aspettiamo segnali sia dal prossimo Dpef che dalla Finanziaria. Diversamente, con i tagli previsti, dal 1 gennaio 2010 anche le Università virtuose saranno costrette a tagliare servizi essenziali”. Fioroni ha poi avanzato una serie di proposte sul diritto allo studio (perché soprattutto in momenti di crisi economica famiglie e studenti vanno sostenuti), la valutazione della qualità (facendo partire subito l’Anvur), governance e organizzazione degli Atenei, reclutamento (garantendo un futuro agli attuali precari ma soprattutto creando norme che evitino meccanismi precarizzanti futuri). Fioroni ha chiesto infine una “moratoria” sulle troppe generalizzazioni che si sono fatte finora sull’Università e sugli studenti.

“L’autonomia che doveva essere una risorsa e un valore aggiunto – ha osservato il senatore Guido Possa – si è trasformata in un limite. L’autonomia non è stata sempre accompagnata dalla responsabilità.”

“Valutazione non è un fine ma è un mezzo – ha sottolineato il sen. Gaetano Quagliariello del Pdl – ed è necessario effettuarla anche all’interno dei singoli atenei per poter trarre vantaggi di carattere economico e scientifico. Giusto che la legge fissi solo alcuni parametri di massima e non scenda nei dettagli perché in questo modo si può arrivare ad una semplificazione nella governance che è assolutamente necessaria”.

“Necessaria la semplificazione delle competenze – ha aggiunto l’on Valentina Aprea - e la distinzione delle responsabilità di un organo decisionale, il consiglio di amministrazione e l’organo di rappresentanza accademica che è il senato.”

“Sul tema della governance – ha dichiarato l’on Michele Vietti - prevalgono le spinte al conservatorismo. Forse i tagli di cui ci siamo lamentati hanno portato in superficie una situazione di difficoltà decisionale e organizzativa. Se ci fosse stata abbondanza di risorse non sarebbero emersi”.