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Ufficio Stampa

Roma, 5 aprile 2013

Dichiarazione congiunta del ministro Francesco Profumo e del presidente delle Comunità ebraiche italiane Renzo Gattegna

“Ancora una volta, dalle tristi vicende della cronaca, la scuola italiana emerge – nei fatti – come un fondamentale presidio per la democrazia, l’uguaglianza e il progresso culturale e sociale del Paese. La reazione ferma degli studenti e della preside dell’istituto Caravillani di Roma, di fronte alle frasi antisemite pronunciate da una professoressa all’indirizzo di una studentessa ebrea, sono infatti la concreta dimostrazione di quanto entrambi sosteniamo con forza in ogni occasione: l’antisemitismo e il negazionismo non si combattono soltanto il 27 gennaio di ogni anno, in occasione delle celebrazioni del Giorno della Memoria, ma tutti i giorni. Cioè ogni qual volta assistiamo a una gesto o ascoltiamo una frase che feriscono, offendono o discriminano.

La capacità di reazione dimostrata dai compagni di classe della ragazza, e dalla preside dell’istituto, sono dunque l’ennesima dimostrazione che l’Italia è un Paese sano, capace di reagire, e la scuola ne incarna la parte migliore. Lo dimostra ogni volta che le sue aule o i suoi muri sono feriti dai segni dell’antisemitismo, o dell’intolleranza in generale. Per entrambi è impossibile dimenticare i segni di partecipazione e condivisione che ogni anno leggiamo negli occhi degli studenti e dei professori che accompagniamo ad Auschwitz per il Viaggio della Memoria. Sentimenti autentici e profondi che ci lasciano ben sperare per il futuro della nostra società”.