La Comunità scolastica molisana unita al Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza per la lotta contro bullismo e cyberbullismo

IMG 5713Prevenzione dei pericoli sul web per i minori, lotta al cyberbullismo e uso consapevole dei nuovi media. Sono i temi principali affrontati oggi durante il convegno/dibattito dal titolo "Dentro la Rete, la tutela dei minori in Internet", promosso dall'Ufficio Scolastico regionale per il Molise e dall'Istituto Comprensivo di S. Elia a Pianisi. All'appuntamento ha partecipato anche il Garante nazionale per l'Infanzia e l'Adolescenza, Filomena Albano. L'iniziativa si è tenuta in mattinata nella Sala della Costituzione della Provincia di Campobasso.
Hanno preso parte all'evento formativo dirigenti scolatici, docenti e alunni provenienti da varie scuole del Molise. Tra le autorità presenti, ha portato il suo saluto ad avvio dei lavori, il dott. Di Ruzza, procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minori di Campobasso, che ha sottolineato come l'utilizzo di Internet debba "essere fatto con consapevolezza", perché "a volte manca la percezione del disvalore sociale e del danno che quel comportamento può arrecare a chi ne è oggetto".


IMG 5710 1L'incontro è stato aperto con la lettura, da parte di una studentessa dell'Istituto comprensivo di S. Elia a Pianisi, del saluto fatto pervenire dalla senatrice Elena Ferrara, relatrice del Disegno di legge su bullismo e cyberbullismo approvato il 31 gennaio scorso al Senato.
Il dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo di S. Elia a Pianisi, Patrizia Ancora, ha evidenziato come la scuola, quale agenzia formativa, debba "intervenire attraverso la prevenzione e l'informazione. Abbiamo il dovere di fornire ai ragazzi gli strumenti idonei ad affrontare il problema". Il dirigente ha poi illustrato l'importante progetto relativo alla prevenzione del cyberbullismo che ha proprio l'I.C di S. Elia a Pianisi quale scuola pilota. Il progetto si intitola "Bulli tra reale e virtuale: il ruolo dei pari come elemento di trasformazione" ed è tra i vincitori del Bando emanato dal MIUR all'interno del Piano nazionale per la prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo. Progetto che prevede una serie di iniziative di interesse regionale da realizzare in rete con tutte le istituzioni scolastiche del Molise e con il coordinamento dell'Ufficio Scolastico Regionale.


IMG 5732 1Il dir. dell'Ufficio Scolastico del Molise, Anna Paola Sabatini, ha confermato l'impegno del mondo scolastico nella lotta al bullismo: "Nei prossimi mesi - ha detto - saremo ancora impegnati per realizzare le fasi successive di un percorso che inizia oggi. La percezione da parte dei ragazzi rispetto ai loro gesti passa attraverso un'alleanza formativa tra le varie agenzie educative e attraverso un processo di formazione-informazione che, ovviamente, vede le scuola in primo piano. La scuola deve preparare a una piena cittadinanza digitale, che faccia comprendere ai ragazzi le grandi opportunità di internet ma allo stesso tempo anche i pericoli".
Il Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza, Filomena Albano, ha invece spiegato come questa figura sia il prodotto delle numerose fonti del diritto internazionale che prevedono, appunto, la tutela dei minori nei vari contesti. Ha ricordato alcune esperienze e progetti tra cui quello denominato "Dallo scontro all'Incontro" (per cui è stato selezionato anche l'Istituto comprensivo Montini di Campobasso). "Il conflitto - ha detto - è necessario ma bisogna insegnare come gestirlo, facendo sviluppare la cultura del rispetto. 

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La tecnologia è una cosa meravigliosa che permette di ampliare le conoscenze, ma bisogna saperla utilizzare. Si corre il rischio di sottovalutarne i pericoli. Per capire l'entità del fenomeno è importante acquisirne i dati, come previsto nel progetto di legge. Sul web il controllo totale è impossibile, per questo bisogna agire prima, prevenire attraverso un'opera di sensibilizzazione e di informazione sull'utilizzo dei social media. Anche il pubblico, la platea inerte, deve vincere il muro dell'omertà. Il problema è di tutti e ognuno di noi deve avere il coraggio di prendere posizione".

Il Garante ha poi risposto alle numerose domande degli alunni, docenti, dirigenti scolastici e genitori, fornendo numerosi spunti ai ragazzi. Tra i temi trattati durante il dibattito, anche la necessità di verificare la falsità della notizia in rete e il coraggio di denunciare tutti quei comportamenti che possono integrare vere condotte delittuose.
"L'importante è spezzare la rete di negatività attraverso l'informazione, il dialogo e l'ascolto - ha ribadito - proprio l'ascolto è l'aspetto fondamentale della prevenzione che consente di intercettare i segnali di disagio e che possono sfociare in comportamenti negativi".


 

 

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