Dalla Dimora storica al territorio: tracce di itinerario di cultura greco-ortodossa nell’area salentina

SCHEDA

Denominazione scuola

I.I.S.S. "Antonietta De Pace”
Lecce

Codice scuola

LEIS03100A


Ordine - indirizzo

Tecnico Turistico


Struttura Ospitante

Dimora Storica “Palazzo Bernardini” di Lecce


Tipologia Struttura

Dimora Storica


Numero classi coinvolte

5


Numero studentesse e studenti accolti

------

PROGETTO FORMATIVO

Denominazione progetto

Dalla Dimora storica al territorio: tracce di itinerario di cultura greco-ortodossa nell’area salentina


Durata progetto

Marzo 2017 (30 ore)


Ideazione progetto

Progetto formativo di alternanza scuola-lavoro promosso dall’Istituto tecnico professionale “Antonietta De Pace” di Lecce , in collaborazione con la dimora storica “Palazzo Bernardini” di Lecce, nell’ambito del Protocollo d’Intesa tra il MIUR e l’ADSI “Rafforzare il rapporto tra scuola e mondo del lavoro”, firmato l’8 giugno 2016. La Fondazione Bruno Visentini è stato l’ente preposto al monitoraggio dei percorsi di alternanza scuola-lavoro MIUR-ADSI, ai sensi dell’art.3 comma 6 del medesimo Protocollo d’Intesa.


Descrizione attività

Il percorso formativo, destinato ad un gruppo di 5 allievi che frequenta la terza classe del Tecnico Turistico, è legato alle caratteristiche della dimora storica stessa e, in particolare, al fatto che il palazzo ospita uno dei più vivaci centri di cultura greco-ortodossa del Salento. Tale condizione fa si che il patrimonio architettonico della dimora e il fatto che si sia trasformata in una struttura ricettiva, siano entrambe legate alla ricostruzione e diffusione della cultura greco-ortodossa presente in numerosi itinerari presenti della terra salentina. Il percorso formativo ha così avuto non solo l’obiettivo di avvicinare i giovani alla conoscenza del patrimonio architettonico, ma soprattutto quello di immaginare un nuovo modello di fruizione del bene stesso e di ciò che rappresenta nel contesto turistico nazionale e locale. Nel corso delle 30 ore gli allievi saranno coinvolti in un progetto di promozione della dimora come centro propulsore di una miriade di ulteriori percorsi che attraversano il paesaggio rurale salentino sulle tracce della cultura bizantina. Questo territorio, espressivo di identità forte come quello salentino, si presta ad essere contesto e contenitore culturale attivo, ed allo stesso tempo, oggetto e contenuto di progetti culturali transregionali e transnazionali che ci portano tanto lontano. La proposta progettuale, quindi, unisce conoscenza, creatività e fruizione, anche attraverso il supporto delle nuove tecnologie, che permettono una riproposizione creativa del patrimonio storico, artistico e culturale della dimora, puntando alla creazione di un raccordo virtuoso tra la ricchezza culturale e paesaggistica del Salento e la vivace capacità dei giovani di creare valore attraverso l’autoimprenditorialità.

COMMENTI

Commenti studentesse e studenti

Segue la Scheda Intervista degli studenti della III A del Tecnico Turistico: Lupo Andrea, Giaffreda Rebecca, Persano Elena.

  • Mi chiamo Andrea e, insieme a Rebecca e Elena, frequento il terzo anno del Tecnico Turistico, ed è con loro che ho vissuto l’esperienza di Alternanza presso la dimora storica. Quando la Prof.ssa Greco ha presentato l’esperienza che avrei realizzato insieme ai miei compagni presso il Palazzo Bernardini, sono stato pervaso da una strana ebbrezza: vivere e respirare la storia del patrimonio culturale presente nella nostra terra che, come nel nostro caso, viene da lontano… Pensare alla valorizzazione di un bene architettonico ci ha fatto riflettere sul nostro futuro accademico e lavorativo, ed in particolare io ho riletto l’esperienza scolastica alla luce delle competenze e conoscenze necessarie per realizzare il prodotto finale, comprendendo meglio il ruolo di discipline come l’italiano, la storia dell’arte, la storia. Quando scegliamo il nostro percorso formativo lo facciamo attraverso motivazioni che non sempre coincidono con le nostre attitudini e con i nostri progetti perché non sempre ci sono; un’esperienza di alternanza come quella vissuta da me e dai miei compagni, ha avuto un ruolo centrale nella successiva motivazione a continuare con rinnovato entusiasmo il percorso scolastico.
Segue la Scheda Intervista degli studenti della IV A del Tecnico Grafico: Franco Alessia, Oscarini Giada
  • Mi chiamo Giada e frequento il quarto anno dell’Indirizzo Grafico insieme ad Alessia ed ho con lei partecipato al percorso di ASL realizzato presso la Dimora. Il nostro compito è stato quello di progettare una innovativa strategia di marketing. La dimora non è solo un B&B di lusso ma è soprattutto sede del Centro di Cultura Greco Ortodossa, pertanto il nostro obiettivo è stato quello di promuovere il valore storico e culturale del sito. Un luogo straordinario da raccontare al pubblico dei potenziali turisti in modo insolito, dinamico e al passo con i tempi. E allora, perché non pensare alle straordinarie potenzialità dei Social Media e delle APP che nella forma dello storytelling raccontano i luoghi attraverso le esperienze e le emozioni. Abbiamo integrato le nostre esperienze personali, quelle realizzate in contesti informali che a volte la scuola non riesce a riconoscere e così è nata la presentazione della dimora attraverso Steller che permette di trasformare le nostre foto e video in vere e proprie storie grazie all’utilizzo di semplici tool e al design pulito e intuitivo.


Commenti tutor scolastici

Segue la Scheda Intervista dei tutor interni, Prof.ssa Antonella Greco e Prof.ssa Anna Ancora

  • L’occasione fornitaci dall’iniziativa ha rappresentato un prezioso momento di conoscenza di realtà affascinanti e ancora tutte da scoprire, ma così diffuse nel nostro territorio: le dimore storiche. Insieme alla dimora e alla sua straordinaria bellezza artistica, abbiamo conosciuto il mondo di Isabel, ospite premurosa e gentile, colta ed appassionata, che aprendoci le porte della propria dimora storica e della sua fornita biblioteca, ci ha permesso di conoscere e svelare parte di quei tesori in esso racchiusi. Il percorso articolato in una fase di formazione in aula gestito dalla stessa Isabel e in una seconda fase destinata al project work, ha rappresentato una straordinaria occasione per sperimentare le competenze digitali e creative degli allievi, applicate alla diffusione della conoscenza di un bene architettonico e della cultural che da esso si diffonde su tutto il territorio. Un aspetto fondamentale per la maturazione degli allievi riguarda il fatto di essersi confrontati con la valutazione esterna centrata sulla qualità del lavoro e sulle modalità relazionali con cui si è realizzato. Ciò ha consentito loro di riconoscere i limiti delle competenze e abilità acquisite, di valorizzare le attitudini personali e non ultimo soddisfare le proprie aspirazioni. Il nostro ruolo è stato quello di mediatore e coach, supporto e sostegno in tutte le fasi del lavoro soprattutto quando la realizzazione del compito sembrava al gruppo di allievi troppo complessa rispetto alle competenze in loro possesso. Lo straordinario risultato ha rafforzato il valore del team attraverso il processo di definizione di un’identità comune, la condivisione di un insieme di norme e regole tese al conseguimento degli obiettivi del progetto. La ricchezza delle proposte operative ha fatto intravedere in ognuno di loro la possibilità di spendere in campo lavorativo e professionale l’esperienza.


Commenti struttura ospitante

Segue la Scheda Intervista della proprietaria della dimora storica “Palazzo Bernardini”, la Sign.ra Isabella Oztasciyan Bernardini d’Arnesano

  • Un’esperienza unica e positiva! Splendido il rapporto con i ragazzi e i docenti. I luoghi che raccontano la storia della mia famiglia si sono rivitalizzati grazie alla creatività di un gruppo di giovani allievi dell’Istituto di Istruzione Secondaria “A. De Pace” di Lecce impegnati in un percorso ASL. La biblioteca dove i ragazzi hanno svolto gran parte delle loro ricerche si trova al piano terra del Palazzo ed è intitolata a mio zio il Metropolita Kallinikos Lystron del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, che me l’ha donata prima della sua morte perché ci fosse anche qui, in questa terra dove l’Ortodossia e l’Impero Romano d’Oriente sono stati per ben cinque secoli, dal VI all’XI secolo, testimonianza della Storia, dell’Ortodossia e dei rapporti ecumenici per l’Unità dei Cristiani tra Ortodossi, Cattolici, Protestanti e Anglicani. Inoltre una documentazione di archivio, incisioni riguardanti le diocesi del Patriarcato Ecumenico in Asia Minore tra cui le sette chiese dell’Apocalisse e le diocesi ortodosse in tutto il mondo; una documentazione fotografica dello storico incontro a Gerusalemme, dopo più di mille anni dallo scisma tra Oriente e Occidente, tra Papa Paolo VI e il Patriarca Ecumenico Athenagoras a Gerusalemme il 5 gennaio 1964. La Biblioteca l’ho donata all’Arcidiocesi Ortodossa in Italia e Malta con sede a Venezia ma, per il volere della Metropolita d’Italia e Malta Gennadios, che mi ha nominato Direttrice della Biblioteca, è rimasta qui proprio perché potesse servire a ricerche del tipo quella fatta dagli alunni dell’Istituto di Istruzione Secondaria “Antonietta De Pace”. I ragazzi si sono documentati anche sull’isola ellenofona della Grecia Salentina che conserva ancora l’antico linguaggio e cultura. Hanno consultato anche i libri che abbiamo sull’argomento. Inoltre, al primo piano del Palazzo si trova la biblioteca appartenuta a Francesco Mandoj, un avo di mio suocero Gioacchino Bernardini Marchese di Arnesano con libri sulla storia, in particolare del Regno di Napoli, la letteratura italiana, la religione e l’Architettura. Francesco Mandoj era un ingegnere che insegnava all’Accademia dell’Annunziatella a Napoli, grande ammiratore dello stile neoclassico. Nella biblioteca ci sono anche tutte le opere di Francesco Milizia. I ragazzi si sono anche molto interessati alla pinacoteca e alle incisioni riguardanti le provincie dell’Impero Ottomano e Costantinopoli. Questa biblioteca è stata in parte digitalizzata dal SIBA dell’Università di Lecce, allora diretto dalla Dott.ssa Virginia Valzano. Quando è andata in pensione, tuttavia, il progetto purtroppo non si è completato. Sarebbe, quindi, interessante continuare il lavoro con gli allievi dell’indirizzo Grafico e delle Produzioni Audiovisive. Questa iniziativa è stata intrapresa per rendere fruibile il patrimonio librario esistente nelle case private, spesso difficilmente consultabile. Sono assolutamente favorevole alla replicabilità del percorso di alternanza scuola-lavoro con l’Istituto di Istruzione Secondaria “A. De Pace” di Lecce. Ci sono ovviamente tantissime cose da approfondire anche su come il corso della storia abbia influito sulla vita della famiglia nei secoli passati ma anche negli anni recenti. Questo può essere un punto di partenza mostrare ai ragazzi che la valorizzazione nell’ambito turistico culturale del patrimonio storico può essere una formidabile partenza per creare lavoro e cultura. Dai colloqui con i ragazzi è emerso anche che non c’è bisogno di avere grandi strutture storiche per questo. A tal fine, la valorizzazione di una casa di corte, tipica di questo territorio, può essere una base importante per la creazione di strutture turistico ricettive di grande interesse per chi vuole vivere un’esperienza di questo tipo